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Resoconto sintetico del Maison&Objet gennaio 2023

Visitata nel secondo giorno di apertura, l’affluenza è sembrata più che buona; come sempre presenza prevalente di aziende francesi, italiane, inglesi e portoghesi.

Nei padiglioni 6 e 7 (quelli dedicati al nostro settore) sono emerse tipologie di illuminazioni e complementi d’arredo tendenti al contemporaneo “più classico”, con finiture che nel 90% dei casi erano bronzo ed ottone spazzolato (e di questo 90% sicuramente in più della metà dei casi si trattava di ferro/acciaio verniciato simil bronzo od ottonato galvanicamente).

Al contrario della precedente edizione, questa volta al metallo non è stato associato un marcato utilizzo del legno (o materiali di recupero) ma marmo, vetri pregiati e ceramiche finto-artigianali.

Le aziende con cui ho preso contatto sono di 2 tipologie contrapposte: piccole aziende locali / grandi aziende.
Le piccole aziende locali nella stragrande maggioranza hanno una qualità piuttosto bassa ed utilizzano parti di commercio, quelle di dimensioni maggiori (da quello che ho potuto vedere) qualitativamente erano decisamente superiori sia nelle lavorazioni che nelle finiture ma la loro produzione o era interna od affidata all’estero.

Di prodotti nuovi od innovativi ne ho visti pochi, la sensazione è che tutti (chi all’apparenza e chi sul serio) cerchino di alzare l’asticella.
Qualche cosa di nuovo sull’utilizzo di sistemi a LEDs aggiornati.

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